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NLS E MTC PER IL TRATTAMENTO ENERGETICO DELLE DERMATOPATIE

NLS E MTC PER IL TRATTAMENTO ENERGETICO DELLE DERMATOPATIE - farmaxiaonline.com

 

Quasi tutte le malattie della pelle hanno una qualche relazione con la psiche. Come ci insegna ma Medicina Cinese, in particolare alcuni sentimenti quali la collera o la rivolta generano calore, vento ed umidità che possono scatenare già di per sé dermopatie oppure possono incrementare dermatiti già presenti.

Ad esempio gli eczemi endogeni quali dermatite atopica. Infatti in molte di queste bisogna considerare anche l’aspetto che viene dal Cuore e lo Shen col suo punto 7H.

Spesso di fronte a pruriti ed orticarie esacerbate da sentimenti di contrarietà e collera intervenendo sui punti: 8MP, 5K, 7H, 40BL, 65BL si ottengono riduzioni immediate dei sintomi.

La preoccupazione e la tristezza indebolendo il qi e lo yang determinano le patologie dermatologiche da freddo: orticaria a frigore, prurigo hiemalis, geloni, lupus pernio, ecc.

Gli stress psicoemotivi ledono lo yin ed il sangue sviluppano calore e vento e possono dare malattie croniche: lichen, neurodermite, orticaria cronica, psoriasi irritativa, ecc. Per lavorare sul sangue e sullo yin i punti: 3KI, 3LR, 6MP, 10SP, 4-7CV contribuiscono a rinforzare ma è necessario attuare un cambiamento dello stile di vita necessariamente meno stressante.

Spesso il Polmone che Comanda la pelle ed i peli, può dare luogo a dermatopatie in fase acuta: eritemi, pomfi orticarioidi, xerosi, rosacea, rinofima, orticaria, acne, spesso associate a problemi di milza.

 La milza infatti non tollera gli eccessi di umidità (shi) che danneggiano soprattutto il suo yang dando luogo ad eczemi (essudazione, vescicole, prurito).

Il Rene ha a che vedere con tutte le forme a carattere autoimmune o che comunque sono su base ereditaria: connettiviti, alopecie areate decalvanti, vitiligini con autoanticorpi, sindrome da anticorpi antifosfolipidi, ecc. Il vuoto di qi che indebolisce il Rene oltre che ereditario può essere influenzato dallo stress e dalla cattiva alimentazione o posture errate.

Il Fegato subisce la stasi del qi, cioè un vuoto dello yin, indotto da collera e rabbia repressa. Il vuoto yin dà luogo ad un eccesso secondario ed apparente di yang con liberazione prima di fuoco e poi di vento. Saranno presenti pruriti papuloso e vescicolari sulla zona scrotale, zona erpetica, vulvare; inoltre occhi rossi, vertigine, cefalea, sospiri, disforia., ansia, collera (anche repressa) epigastralgie, tremore alle mani e piedi.

Il Cuore, per un eccesso di fuoco, sempre secondario a vuoto di yin o di sangue, potrà dare: afte, lesioni eritematose, macule, spesso rosso vivo e peggiorano col calore. La punta della lingua sarà anch’essa rossa.

Avremo in questo caso: aftosi, flemmoni ed ascessi caldi, foruncoli, idrosadeniti. Molto efficaci sono i punti shu o yu del dorso, che controllano gli organi periferici e quindi anche la pelle.

 

Le Energie Perverse

 

Il Calore

E’ di tipo Yang, sale e si porta sempre verso l’esterno.

Il calore esterno dà luogo a febbre elevata e bruciore, si trattano 11Lu e 45St o 4-11LI.

In caso di calore interno va trattata la causa: in caso di vuoto di yin, tonificandolo con i punti: 7K, 39GB, in caso di fuoco del cuore: 8H, 7-8PC; in caso di vuoto di sangue tonificare il sangue (6-10MP, 17BL, 43BL, 53BL, 20BL).

 

L’Umidità

Le lesioni saranno maggiormente nella parte inferiore del corpo e genitali con: bolle, edema ed erosioni secernenti pruriginose non attenuate dal grattamento. Potremo avere: psoriasi, dermatite seborroica.

Spesso si può avere anche umidità interna con turbe sia del TR che della Milza. Trattare il punto: 6 SP.

Se presente anche calore ed umidità: 34GB e 11L.

Se presente anche freddo-umidità: 4CV e 36St.

Se presente anche vento-umidità 12BL e 6TB.

 

La Secchezza

Le lesioni le troviamo spesso a livello del tronco e delle estremità. Saranno desquamazioni, fissurazioni, pelle rugosa, screpolature, ispessimento cutaneo e lieve prurito.

I capelli appaiono fragili e secchi (spesso con doppie punte). Inoltre le feci saranno secche, le urine scarse, la gola, la lingua e la bocca arida. Avremo sia una secchezza esterna che una secchezza interna, forme ipercheratosiche e rupioidi o ostracee di psoriasi ed il prurito invernale idiopatico degli anziani.

Si tratteranno prevalentemente i punti: 10Lu, 6Ki, 10St.

 

Il vento

 Si tratteranno i punti feng: 20GB, 16GV, 12BL, 17TB, 12IT, 31GB.

 

Il Vuoto del sangue è dovuto più spesso a patologie dei sentimenti o a turbe emotive persistenti, generano le cosiddette “orticarie da stress” a causa di un essiccamento della pelle contemporaneamente ad una fuga di vento calore il alto ed in periferia, danno luogo a: lesioni secche (lichen), spesse, desquamanti, a volte con esulcerazioni secondarie (psoriasi tipica, neurodermite).

 

Il Ristagno (stasi) di sangue o yuxue è dovuto ad un accumulo a livello della pelle, le lesioni saranno rosso-scuro, livide, tumefatte. Fra i sintomi generali palpitazione, insonnia, vertigini, spossatezza, difficoltà di respirazione, parestesie, estremità fredde. Per far circolare il sangue tratteremo i punti: 15-17-40BL e 7PC.

 

Le Impurità del sangue o Exue è dovuto a lesioni ad impronta purulenta ed eczematosa, quali: acne pustolosa, eczema catameniale, follicoliti mestruali. Inoltre potremo avere: dismenorrea, mestruo con grumi maleodoranti, tratteremo i punti: 10MP e 40BL.

 

La tecnologia OBERON-NLS (NON LINEAR SYSTEM) permette, in base alla patologia riscontrata di trattare i singoli punti di agopuntura energeticamente, quindi senza aghi, andando a stimolare i punti specifici in disfunzione cercando così il riequilibrio del meridiano.

La quasi totalità degli strumenti basati su tecnologia Quantum permette di correggere gli squilibri lavorando con le frequenze relative ai meridiani della medicina cinese.

In base a quanto esposto si può pensare di intervenire energeticamente sui singoli punti di agopuntura, in realtà per qualunque patologia, attraverso la funzione imprinting su acqua o altri supporti. L’acqua così imprintata conterrà così la frequenza di stimolo al riequilibrio per quel punto specifico.

A volte è necessario trattare, come descritto in precedenza, diversi punti contemporaneamente, per cui è importante individuare alla base della dermatite quali energie perverse stanno agendo e individuare il meridiano o i meridiani afflitti.

I sistemi quantici di ultima generazione sono in grado di effettuare una scansione sulla base della scala a 6 livelli di Fleindler, dei meridiani delle mani e dei piedi, oltre agli altri sistemi di analisi grafica (struttura-funzione), ecc, ma possono individuare le problematiche anche secondo la disciplina dell’EAV (Elettroagopuntura secondo Voll).

Questo screening preliminare può essere utile per individuare la situazione energetica dei meridiani e dei vasi di Voll anche senza disporre di una approfondita conoscenza in Eav, ma ci permette già di orientarci sul meridiano da trattare.

La lunga lista dei punti di agopuntura presenti nell’Etalon Acupuncture, ordinati secondo una classifica che va dal più necessario da stimolare al meno disequilibrato, tiene conto però di tutte le patologie riscontrate automaticamente dal dispositivo NLS.

Per trattare la patologia dermopatica che è di nostro interesse è quindi necessario individuare quale o, quali tra questi punti alterati è il responsabile della dermatite e agire solo sui punti incriminati.

 

 

 Bibliografia

 

 http://www.shipov.com/science.html

http://www.nls-oberon.narod.ru/nondiagita.htm

http://www.heim-theory.com

Campi di Torsione

http://www.agopuntura.org/pubblicazioni/le-patologie-della-pelle-medicina-cinese

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NLS - Il Rivoluzionario sistema nella medicina diagnostica e nella terapia

NLS - Il Rivoluzionario sistema nella medicina diagnostica e nella terapia - farmaxiaonline.com

Un team di scienziati russi ha inventato un nuovo e rivoluzionario sistema per la diagnosi di un gran numero di malattie e la relativa terapia, definito NLS (Non Linear System) e ha creato un’apparecchiatura diagnostica che consente di tracciare lo stato di salute del corpo basata sui cambiamenti di campi di torsione, analizzando l’organismo dai tessuti del corpo fino alle singole cellule e ai cromosomi.

 

Cosa sono i Campi di Torsione

Il campo di torsione è un concetto scientifico che risale ai primi del ‘900 e attinge dalla teoria di Einstein-Cartan e da alcune soluzioni non ortodosse delle equazioni di Maxwell. Nel 1913 il fisico francese Eli Cartan dimostrò per primo che il flusso di spazio e tempo possedeva in se stesso anche un movimento di rotazione o spiraliforme conosciuto come “torsione”.

Il concetto del campo di torsione venne ripreso e approfondito nell’Unione Sovietica da un gruppo di grandi fisici soltanto negli anni ’80. Il gruppo, guidato da Anatoly Akimov e Gennady Shipov, iniziò la ricerca come Centro delle Tecnologie Non tradizionali sponsorizzato dallo stato.

Se i campi gravitazionali sono generati dalla massa, e i campi elettromagnetici dalla carica, i campi torsionali sono formati dallo spin. In meccanica quantistica lo spin (“giro vorticoso”, in inglese) è una grandezza, o numero quantico, associata alle particelle, che concorre a definire lo stato quantico. I campi di torsione sono generati dalla rotazione (considerando il classico spin o dal momento angolare. Esistono sia i campi di torsione sinistrorsi che destrorsi (a seconda dell’orientamento dello spin).

I campi di torsione hanno anche l’importante caratteristica dell’essere influenzati dai campi biologici, una caratteristica verificata dal lavoro di Glen Rein sul DNA irradiato da energia non-Hertziana emanata da vari schemi geometrici.

La ricerca sperimentale condotta nell’Istituto della ricerca sui Materiali e altre specifiche organizzazioni, è stata gestita dal Centro per le tecnologie non-convenzionali guidato dal Comitato di Stato della Scienza e delle Tecniche in USSR. Queste indagini erano basate sulla cosiddetta “Teoria del Vuoto Fisico” sviluppata dal fisico russo G.I. Shipov. Dalla collaborazione di Akimov e Shipov con il genetista Garyaev, sono nate le applicazioni dei campi torsionali nella medicina.

Ogni persona possiede un campo elettromagnetico proprio che determina le reazioni chimiche nel corpo. Quindi un campo coerente è sinonimo di un corpo sano, mentre un campo distorto o incoerente crea dei problemi che si manifestano come malattie fisiche o psichiche. Perciò, imparando a leggere il campo elettromagnetico di una persona è possibile diagnosticare con estrema precisione tutti i tipi di patologie di cui potrebbe soffrire e quindi anche scegliere la cura più adeguata.

Questo moderno apparecchio è un sistema computerizzato che scansiona in pochi minuti tessuti, organi, vasi, in pratica tutto quello che è nel nostro corpo. E' cosi in grado di individuare le eventuali patologie in tempo reale e di identificare possibili rimedi, sia di tipo allopatico che omeopatico e fitoterapico.

Il funzionamento è legato alla lettura di queste onde, partendo dall’assunto che ogni piccola variazione di frequenza dai valori normali suggerisce la presenza di uno squilibrio che, se protratto, può portare alla malattia.

In questi ultimi anni si sono susseguiti notevoli miglioramenti anche dal punto di vista prestazionale e di applicazione pratica, estendendone l’utilizzo attuale non soltanto alla diagnosi precoce ma anche alla funzione di riequilibrio compensativo degli stati patologici.
Intervenendo sullo squilibrio, con un bilanciamento delle frequenze, è possibile, quando non sono presenti danni ai tessuti, ripristinare l’equilibrio biologico delle cellule, che ritornano a essere così in grado di mettere in campo tutte le loro difese per ripristinare la situazione presente prima dello squilibrio. E’ infatti possibile effettuare una scansione rapida ed affidabile di tessuti, organi e strutture cellulari, individuando ogni tipo di patologia, incluse allergie e intolleranze, e procedendo ad una terapia mirata ed efficace.

In pratica, sistemi biologici temporaneamente alterati o affetti da patologia modificano il loro naturale equilibrio creando stati instabili (metastabili) tendenti alla distruzione del sistema. Nls (Non Linear System) è controllato da un sistema di calcolo trivettoriale che rappresenta attualmente la più avanzata tecnologia per l’esecuzione, in tempo reale, di analisi spettrali di campi elettromagnetici ad andamento torsionale. 

Questi debolissimi campi sono caratterizzati da continue interazioni tra tessuti, organi e sistema nervoso centrale: esiste un costante collegamento con scambio di informazioni biofisiche tra il cervello e il resto del corpo, che consente di tenere i vari sistemi in equilibrio rispetto al nostro circuito biocibernetico di regolazione. Per cause endogene o esogene, ogni qualvolta si verifica un’importante alterazione negli equilibri biologici che il sistema di bioregolazione non è in grado di compensare, registriamo un disturbo e il perdurare del disturbo porta alla malattia. In un organismo, individuare con precisione l’alterazione dei campi elettromagnetici alla base del disturbo significa non solo riconoscere una patologia, ma, spesso, anticiparne di molto la diagnosi.
Questa tecnologia da un lato è indirizzata verso la diagnosi e il trattamento delle patologie in atto, da un altro lato può svolgere una vera è propria funzione di medicina preventiva, che ci informa sulle possibili cause di patologie non ancora in corso, ma che potrebbero manifestarsi se il soggetto non optasse per un miglioramento del proprio stile di vita.

Una scala dei valori di entropia di un sistema individua una serie di condizioni stazionarie corrispondenti ad un certo potenziale di entropia, selettivamente interagente con la gamma della radiazione torsionale associata ognuno ad uno specifico tessuto del corpo.

Questo può essere associato, in base alle regole di cromocinetiche quantistiche, nella forma di uno spettro di colori, il colore può variare dal giallo chiaro (valori minimi entropia) attraverso arancione, fino ad arrivare al nero (valore di massima entropia).

Il tutto, tramite il calcolatore, viene visualizzato al computer, mostrando ai medici un’immagine tridimensionale degli organi interni a qualsiasi angolo desiderato. Delle icone colorate sovrapposte all'immagine, permettono al medico di determinare la posizione del processo patologico associato al modello dell’organo in esame.

Nell'area della patologia il medico indaga sottoponendo al test il paziente, valutando, tramite i modelli di organi in scala costruiti sullo schermo del computer, è in grado di localizzare il centro patologico con la massima precisione.

 

Il Test - La Procedura dello Screening

 

Per prima cosa è necessario avviare la scansione dei vari organi, tessuti e apparati che richiede da qualche minuto a qualche decina di minuti, dopodiché la diagnosi verrà fatta valutando gli elementi da un elenco di Patologie con il più basso coefficiente di somiglianza spettrale, cioè quello che è risultato dalla analisi del paziente viene comparato con una serie di patologie che la macchina ha in memoria secondo questo coefficiente che da una misura su base statistica di quello che potrebbe essere. Questo è solo l’inizio dell’indagine, ci sono poi altri livelli di analisi, quali l’analisi entropica, che indica lo stato di aggravamento di un processo o situazione patologica e il Vegetotest, che offre la possibilità di determinare il livello di sviluppo del processo patologico.

E’ inoltre possibile valutare la diagnosi di microrganismi e elminti che si realizza mediante il coefficiente di similitudine spettrale per il cui rilevamento è necessaria la provocazione, vengono, infatti, inviate frequenze caratteristiche specifiche dei microorganismi in oggetto di valutazione e un miglioramento o peggioramento delle risposte compensatorie in percentuale su scala ci indicherà la loro probabile partecipazione ad un dato processo in atto. E’ ancora possibile valutare anche i parametri biochimici nello stesso modo.

In sintesi il sistema NLS è in grado di testare ogni rimedio in merito alla sua efficacia e ogni sovraccarico del suo effetto tossico.
Si possono testare:
• Parassiti
• Batteri
• Virus
• Funghi
• Inquinanti ambientali
• Supplementi alimentari (vitamine, minerali, oligoelementi, aminoacidi. Ecc.)
• Rimedi omeopatici
• Rimedi fitoterapici
• Allergeni
• Alimenti (alimento terapia)
• Rimedi allopatici
• I rimedi non ancora presenti nel database possono essere comodamente testati con l’aiuto della funzione Vegeto Test nella camera di risonanza al fine di verificare se una data sostanza può, se somministrata, determinare un peggioramento delle condizioni del paziente o un miglioramento, come nel caso di farmaci.

In questo modo può essere così testato qualsiasi rimedio o sostanza e anche terapie medicinali allopatiche.

 

La Terapia

 

 Dopo avere realizzato la diagnosi e determinato la presenza di microrganismi, passiamo alla prescrizione del trattamento, in altre parole, siamo in grado di testare dei farmaci prima ancora della somministrazione! Possiamo utilizzare alcuni gruppi di medicine: allopatia, omeopatia, fitoterapia, nutrienti e parafarmaceutici di marche diverse e verificare se il paziente ha un migioramento con la loro somministrazione. Il principio della selezione delle medicine à lo stesso che si usa nell’elaborazione della diagnosi, le medicine più appropriate si considerano quelle il cui coefficiente di similitudine spettrale ci indichi il valore più vicino allo zero o comunque il più basso possibile.

A questo punto si può anche decidere di eseguire al momento una terapia di tipo riequilibrio bioenergetico sul paziente senza che lo stesso assuma il farmaco con il quale lo stiamo trattando.

In generale è possibile, una volta individuato in quale organo sia presente lo squilibrio e quale ne sia la causa, impostare la terapia più adatta:

  1. Terapia sull’agente eziologico (virus, batteri, funghi, parassiti).
  2. Terapia di disintossicazione da tossine specifiche (agenti chimici, metalli pesanti).
  3. Terapia di bilanciamento ionico cellulare, per ridare energia e vitalità alle cellule in sofferenza.
  4. Terapia di bilanciamento nervoso, ormonale, immunitario.
  5. Terapia per problemi specifici (disbiosi, acidosi, dolori, stress, ecc.).

 

La Meta-Terapia e Biorisonanza

 

Altre due possibilità terapeutiche offerte dal sistema NLS consistono nell’applicare la Meta-Terapia o la terapia di Biorisonanza sul paziente mediante vibrazioni elettromagnetiche invertite del processo patologico. E’ inoltre possibile visualizzare il risultato di questa azione terapeutica immediata direttamente sul monitor, in questo modo si ottiene un effetto terapeutico ulteriore attraverso il famoso effetto di programmazione neuro-visuale.

Di volta in volta si valuta l’efficacia di ogni singolo metodo e trattamento farmacologico presente nell’esaustivo database direttamente testandolo sul paziente e valutandone l’efficacia prima ancora della sua somministrazione.   

 

 

Bibliografia

 

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http://www.nls-oberon.narod.ru/nondiagita.htm

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La vera causa della intolleranza al latte e derivati

La vera causa della intolleranza al latte e derivati - farmaxiaonline.com

 

Vi è una ipotesi diffusa all’interno, sia della società in generale che tra gli operatori sanitari, che la causa dominante di intolleranza al latte è la non sufficiente attività dell’enzima lattasi. Tuttavia, le prove, come riassunto, nel 2010, dal National Institutes of Health sulla intolleranza al lattosio e la salute, è che “molti di coloro che raccontano di avere un’intolleranza al lattosio non mostrano segni di malassorbimento del lattosio. Così, la causa dei loro sintomi gastrointestinali è improbabile che possano essere correlati al lattosio”.

La vera intolleranza al lattosio (sintomi derivanti da malassorbimento di lattosio) è meno comune del fenomeno percepito, e deve essere considerata soltanto come una potenziale causa di intolleranza al latte vaccino.

C’è una crescente evidenza che la A1 β-caseina, una proteina prodotta dalla maggiorparte del bestiame di origine bovina, in particolare in specie di origine europea e non in quella di razza pura asiatica o africana, sia anche associato ad intolleranza al latte vaccino.

Si è infatti visto che negli esseri umani la digestione di una specifica proteina, la A1 β-caseina, rilascia un’altra proteina, la β-caseomorfina-7(BCM-7),  che attivando particolari recettori presenti nel corpo ed in particolare anche nel tratto gastrointestinale e scatena tutta una serie di possibili effetti ed interazioni a cominciare dal ritardato transito intestinale, effetti sul diabete, aumento del muco intestinale, modifiche sul sistema autoimmunitario e sulle funzioni respiratorie, fino a poter determinare interazioni col lattosio ed alimentare la classica intolleranza che conosciamo.

 

La βcaseina

Le proteine  β-caseina costituiscono circa il 30% delle proteine totali del latte vaccino e possono essere presenti con due principali varianti genetiche: β-A1 e β-A2. Esistono anche altre varianti minori oltre a questi due tipi, ma attualmente hanno minore rilevanza.

La prevalenza tra la proteina β-caseina A1 e A2 varia dalla razza delle mucche e anche dalla regione. Nel mondo occidentale è diffuso il tipo A1, dalla sottospecie Bos taurus.

Le vacche asiatiche e africane anche se sono soprattutto Bos taurus, producono soltanto la β-caseina A2. Ma soprattutto quello che si è evidenziato con diversi studi è che soltanto la variante β-A1 si rende responsabile dei numerosi effetti gastrointestinali. Gli scienziati ipotizzano tutto ciò che sia dovuto ad una mutazione avvenuta circa 8000 anni fa.

Le β-caseine trovate nel latte vaccino sono composte da 209 aminoacidi in una sequenza fissa e la differenza tra tipo A1 e A2 sta in un singolo aminoacido. Infatti mentre il latte A1 ha un aminoacido istidina in posizione 67, il latte A2 in quella posizione ha una prolina.

 

β-caseine e BCM-7

Una volta che il latte o i derivati vengono consumati, l’azione degli enzimi digestivi nell’intestino sulla A1 β-caseina rilascia il peptide bioattivo oppioide BCM-7.

Al contrario, le versioni A2 β-caseina rilasciano quantità minime di BCM-7 in normali condizioni intestinali.

Inoltre le razze bovine del Nord Europa hanno generalmente livelli di A1 β-caseina più elevati rispetto alle razze dell’Europa meridionale. Tuttavia il discorso tende poi a miscelarsi in relazione al fatto che spesso le razze sono spesso incrociate.

Vi è ora la prova evidente che la β-casomorfina-7 (BCM-7) bovina viene rilasciata non solo dal latte, ma anche da yogurt e formaggio, e con ogni probabilità da ogni prodotto lattiero-caseario, anche se per quanto riguarda gli yogurt, potrebbe darsi che durante la produzione stessa, alcuni batteri presenti nello yogurt possano idrolizzare la BCM-7.

Nel latte umano, β-caseina è del tipo A2, con una prolina in posizione equivalente sulla catena proteina β-caseina e la scarsa BCM-7 umana prodotta ha una diversa sequenza amminoacidica rispetto a quella bovina, con omologia in cinque dei sette aminoacidi (differenti aminoacidi nelle posizioni quattro e cinque) e con un’attività oppioide notevolmente più debole.

La BCM-7 può attraversare la parete gastrointestinale per entrare nella circolazione sistemica e influenzare attività sistemiche e cellulari attraverso i recettori degli oppioidi. Inoltre, la BCM-7 e altri derivati della β-caseina sono potenti agonisti esogeni-esorfinici per i recettori μ oppioidi,

che sono attivi in molti organi, in particolare nel tratto gastrointestinale, nelle cellule del sistema immunitario nel sistema nervoso centrale, in particolare nelle regioni di controllo della respirazione.

L’attivazione di questi recettori può avere effetti indesiderati o inaspettati, pertanto, è importante valutare i potenziali effetti della BCM-7 e i relativi peptidi derivati dal latte attivi sulle funzioni di questi sistemi.

 

Ritardato transito intestinale

Il recettore μ-oppioide a livello gastrointestinale è noto per influenzare i meccanismi di propulsione intestinale e di svolgere un ruolo importante nel controllo fisiologico della funzione gastrointestinale, tra cui la regolazione della motilità, la produzione di muco e la produzione di ormoni.

Diversi altri studi forniscono prove dirette che la caseina e/o i suoi derivati diminuiscono la motilità gastrointestinale, riducendo la frequenza e l’ampiezza delle contrazioni.

 

Effetti sul diabete

Alcuni studi sui roditori che dimostrano che il consumo di diete contenenti A1 β-caseina può avere effetti indesiderati sul metabolismo del glucosio. Il latte contenente A1 β-caseina si è visto che aumenta anche la produzione di 2 importanti enzimi, la Dipeptidil peptidasi-4 (DPP4 ) e la Mieloperossidasi, quest’ultima è un marker dell’attività dei neutrofili, la sua maggiore espressione potrebbe determinare degli effetti pro-infiammatori, invece la DPP-4 è un importante enzima digestivo che è clinicamente rilevante in termini di trattamento del diabete di tipo 2. Esso infatti è in grado di degradare rapidamente le incretine intestinali, che regolano il metabolismo di insulina e glucosio e influenzano la motilità antroduodenale.

 

Azione sul muco intestinale e imunità

La BCM-7 è anche nota per aumentare la produzione di mucina all’interno del sistema gastrointestinale attraverso un effetto sui recettori oppiacei. Il muco gastrointestinale fornisce una barriera protettiva tra l’epitelio ed il lume; Tuttavia, la produzione eccessiva ha il potenziale di distruggere la funzione gastrointestinale e interferire con batteri commensali. E’ stato dimostrato in due studi in vitro che la BCM-7 altera la proliferazione dei linfociti.

 

Effetti sulla funzione respiratoria e morte infantile improvvisa

I recettori μ-oppioidi coinvolti sono ampiamente espressi nel sistema nervoso centrale, tra cui i siti associati con il controllo della respirazione a livello pontino, di conseguenza, l’attivazione di questi recettori potrebbero indurre depressione respiratoria.

A questo punto si ipotizza che i peptidi derivati dalla caseina, tra cui la BCM-7, potrebbero anche essere implicati nell’eziologia della sindrome della morte improvvisa infantile.

 

Possibili interazioni col lattosio e sindrome da malassorbimento

Inolte i peptidi della caseina BCM-7 possono interagire con il lattosio determinandone la sindrome da malassorbimento di lattosio, influenzandone direttamente la produzione/attività della lattasi ed eventualmente aggravare una ipolattasia esistente in persone sensibili, Oppure determinando cambiamenti nella flora intestinale con conseguenti infiammazioni intestinali.

Una terza possibile interazione riguarda il ritardato transito gastrointestinale, il quale porta ad una maggiore possibilità di fermentazione del lattosio (e di altri oligosaccaridi alimentari derivati).

La specificità del rilascio della BCM-7 dalla A1 β-caseina bovina fornirebbe anche una spiegazione sul perché alcune persone riferiscono di poter tollerare il latte da altri mammiferi come le pecore e capre, che contengono la A2 β-caseina e non la A1.

 

Similitudine strutturale tra BCM7 e Gliadomorfina spiega la relazione patogenetica tra cereali e malattie autoimmuni

Si è a conoscenza che la gliadina, proteina che insieme alla glutenina è costituente della farina di grano e diversi altri tipi di cereali e che conferisce elasticità al pane nella lievitazione, quando viene digerita parzialmente, può formare alcuni peptidi oppioidi, di cui il più importante è la gliadomorfina (o gliadorfina).
Si è visto che la gliadomorfina ha una struttura molto simile alla BCM7. Entrambe presentano 7 aminoacidi; entrambe hanno una tirosina seguita da una prolina; entrambe hanno una prolina in posizione 4 e 6. Nonostante alcune lievi differenze, gli scienziati le considerano omologhe, simili fra loro, soprattutto per il numero di patologie con cui pare siano correlate. Infatti, una delle strategie più raccomandate per ridurre il rischio di patologie auto-immuni nelle persone a rischio è mantenere un’alimentazione priva di caseina e priva di glutine (GFCF diet).

 

Proteina-A1 e disturbi gastrointestinali

In uno studio in doppio cieco, randomizzato, incrociato, in cui i soggetti hanno consumato latte di tipo A1 o A2 latte per 8 settimane ciascuno, il latte di tipo A1, è stato associato ad un maggiore dolore addominale, gonfiore, e feci più morbide di quanto non fosse il tipo di latte A2.

Queste valutazioni soggettive della funzione gastrointestinale sono state più pronunciate nei soggetti con intolleranza alimentare, valutata in termini di elevati livelli di calprotectina fecale. Questi risultati preliminari suggeriscono che consumo di A2 β-caseina potrebbe attenuare disturbi addominali associati al consumo di A1 β-caseina, soprattutto in soggetti intolleranti alimentari.

Le relazioni di cui sopra suggeriscono che il consumo di prodotti contenenti esclusivamente A2 β- caseina e esclusione di quelli contenenti A1 β-caseina potrebbero avere alcuni benefici per la salute mantenendo i benefici nutrizionali associati al consumo di latte, escludendo gli effetti negativi della A1 BCM7, derivati della β-caseina sulla funzione gastrointestinale.

Il disturbo gastrointestinale più associato con il consumo di latte è indubbiamente l’intolleranza al lattosio. Tuttavia, alcuni pazienti potrebbero avere un’allergia alimentare, piuttosto che l’intolleranza, o possono reagire negativamente ad altre componenti del latte.

In questo modo, riducendo o fermando l’assunzione della proteina-A1, si potrebbe compiere un primo passo per isolare la causa del disturbo gastrointestinale come recenti studi hanno messo in evidenza.

 

Conclusioni

L’intolleranza al latte è un problema complesso di importanza sia per la salute pubblica e la salute dell’individuo. È chiaro che il malassorbimento di lattosio (e sintomi conseguenti) è un elemento della sindrome, ma è anche evidente che ci sono altri fattori in gioco.

E’ importante notare i notevoli progressi in materia che sono stati fatti dalla relazione dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (2009) sui possibili effetti sulla salute delle β-casomorfine e BCM-7. L’EFSA ha infatti riconosciuto che la BCM-7 esercita attività biologiche quali effetti sulla motilità gastrointestinale e sulle secrezioni gastriche e pancreatiche.

Tuttavia, hanno concluso che non è stato possibile stabilire un rapporto di “causa ed effetto”, tra l’assunzione di BCM-7 e le malattie non trasmissibili valutate, che ha incluso il diabete di tipo 1, malattie cardiache e disturbi dello spettro autistico. La loro conclusione è stata raggiunta in parte perché la BCM-7 non era stata rilevata nel sangue umano dopo il latte o l’assunzione di caseina, e in parte perché c’era scarsa conoscenza che i livelli di BCM-7 provengano dalla digestione del latte e dei suoi prodotti. Inoltre, il rapporto EFSA non ha specificamente affrontato le questioni di intolleranza.

Diversi studi conclusivi sono stati pubblicati dopo la relazione dell’EFSA (2009) che riportano che il peptide oppioide BCM-7 viene rilasciato in quantità farmacologicamente rilevanti dalla digestione di A1 β-caseina, ma non da A2 β-caseina nel sistema gastrointestinale umano.

In questi ultimi anni lo studio della proteina A1 β-caseina, ha messo in luce aspetti finora sconosciuti della sindrome da malassorbimento gastrointestinale e ha cominciato anche fare chiarezza sui alcuni di quegli aspetti, finora ancora poco chiari, che riguardano le relazioni con i diversi tipi di intolleranze e pseudointolleranze e sindromi varie verso le quali non si riesce ancora a dare una risposta definitiva e univoca.

 

 

http://www.aipro.info/drive/File/BETA-CASEIN%20AND%20DIGESTIVE,%20RESPIRATORY,%20AND%20IMMUNE%20FUNCTIONS.%2024%2012%2014.pdf

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Test Intolleranze con prelievo ematico, quali affidabili e quali scegliere?

Test Intolleranze con prelievo ematico, quali affidabili e quali scegliere? - farmaxiaonline.com

 

I risultati di un recente studio tra tutti i migliori test su prelievo ematico attualmente disponibili sul mercato mettono in evidenza che solo alcuni hanno avuto particolare affidabilità e riscontro scientifico, vediamo quali e come valutarli.

Il test citotossico certificato su sangue, brevettato e notificato dal Ministero della Salute con marchio CE è il CytoTest della Italian Cytotoxic di Roma in collaborazione con la Natural S.r.l.

Per la riuscita del test è fondamentale la concentrazione di ogni materia prima che viene specificatamente diluita in acqua distillata (ogni alimento è diluito in modo diverso) per poi essere sottoposta ad elettroforesi e spettrofotometria delle proteine. Ciascun vetrino è sottoposto a sette lavaggi con specifici catalizzatori e relativi fissaggi. Utilizzato oltre che per la diagnosi di diverse patologie come cefalee, colon irritabile, dermatiti, iperattività, anche per valutare la performance sportiva agonistica. Ma la lettura dei risultati è ancora soggettiva e dipende molto dall’esperienza dell’osservatore.

 

Test immunoenzimatico IgG

Un’altra modalità utilizzata da moltissimi professionisti tradizionali e alternativi si è dimostrato quello basato sull’analisi delle immunoglobuline G (IgG), il più promettente tra gli attuali test e quello con risultati clinicamente significativi.

Esso è stato utile come guida per la dieta di eliminazione, con impatto clinico per diverse malattie. Ripetute esposizioni a un antigene possono produrre risposte similallergiche o ipersensibilità. Queste reazioni tardive sono determinate dalle IgG e compaiono dopo ore, o anche giorni, dall’esposizione iniziale. L’ipersensibilità ritardata al cibo scatena una risposta immune producendo anticorpi IgG. Gli anticorpi IgG sono elaborati circa un mese dopo il riconoscimento dell’antigene. In particolare i sottotipi IgG1 e IgG4 sono associati alla risposta immunitaria al cibo.

Gli studi sono stati condotti sul dosaggio delle IgG4 su pazienti asintomatici e pazienti con sintomi da reazioni avverse al cibo. I livelli di IgG4 nei pazienti sintomatici sono maggiori rispetto ai controlli, quindi il loro dosaggio permette di escludere l’intolleranza alimentare grazie al suo soddisfacente valore predittivo negativo.

Lo York Foodscan utilizza la metodica standardizzata ELISA per dosare le IgG, offrendo un alto grado di ripetibilità (>90%). Questo test si basa sul prelievo di sangue venoso o capillare e determina la presenza delle IgG prodotte verso 113 antigeni alimentari.

Il Natrix Food Intolerance Test dosa le IgG per un numero di alimenti pari a 184.

Il Cerascreen Rapid IgG4, anch’ esso test qualitativo basato su metodo Elisa, è un test rapido per lo screening dei 13 alimenti e mix riconosciuti come i principali responsabili di intolleranze alimentari. Si effettua con una sola goccia di sangue capillare ed il risultato è disponibile in trenta minuti.

Il dosaggio immunoenzimatico delle IgG4 specifiche e il test di citotossicità sono stati messi a confronto e dai risultati preliminari si è visto che c’è una buona concordanza (92-97%) tra le metodiche, facendo riferimento ad alcuni particolari allergeni come latte, albume e avena. Inoltre, dall’osservazione della casistica totale, inoltre si è visto come alcuni degli allergeni risultino più ampiamente rappresentati.

Nella tabella qui sotto sono riportati i principali test e la loro affidabilità riscontrata nello studio

 

Nessuna affidabilità

Bassa affidabilità

Alta affidabilità

Test iridologico

Test citotossico

York Foodscan

Test del capello

Prime test

Natrix Food Intoleranze test

Dria test

Alcat test

Cerascreen Rapid IgG4

Vega test

 

Cytotossico Fast

 

È stato evidenziato, recentemente, che, almeno in prima analisi, è poco indicativo indagare su un elevato numero di alimenti.

Infatti, uno studio condotto su 6 880 pazienti in base a 163 alimenti testati, ha indicato che solo 44 alimenti generano intolleranza con un’incidenza del 10% e solo 14 hanno superato la soglia del 20%. Tra questi alimenti figurano il latte di capra, vaccino e di pecora, l’albume, il lievito e vari formaggi.

Tutti questi alimenti, noti per il loro ruolo potenzialmente allergizzante, possono essere testati con Cerascreen Rapid G4.

Nella scelta del tipo di test è inoltre necessario considerare oltre che all’attendibilità scientifica anche il numero massimo di alimenti per singola prova. I test che considerano centinaia di alimenti hanno un prezzo ovviamente superiore a poche decine di alimenti. Inoltre, un altro importante aiuto per il paziente è dato dal considerare le categorie alimentari e le reazioni crociate al gruppo di appartenenza.

 

Categorie Alimentari e Cross Reazioni

Graminacee: avena -  bambù* -  kamut* -  canna da zucchero* -  farro* -  grano -  mais* -  malto -  miglio* -  orzo -  riso* -  segale. Possibili concomitanti allergie respiratorie -  le quali sono spesso prevalenti. E' spesso concomitante allergia inalatoria -  o presenza nell'anamnesi di riniti. Si può associare a cross-reazioni a alcuni tipi di frutta. Riso -  mais -  kamut -  farro -  miglio -  essendo biologicamente lontani dai precedenti -  formano ciascuno un sottogruppo a sé stante.

Gruppo grano: grano -  grano duro -  segale -  orzo -  avena -  malto di orzo -  germe di grano -  proteine del grano (seitan -  ecc.) -  pane -  pasta -  pasticceria -  gelati -  creme -  impanature e infarinature -  fondi di cottura con questi cereali.

Gruppo maiale: carne di maiale - lardo - strutto - salumi - prosciutto - piada romagnola con strutto.

Gruppo uovo: uova -  pollo -  galletto -  faraona -  salse -  creme -  paste all'uovo -  pasticceria e biscotteria varia -  liquori all'uovo (in genere la allergia/intolleranza coinvolge uovo e derivati dell'uovo in senso stretto -  meno anche le carni dei volatili. Tacchino e struzzo molto raramente danno allergie/intolleranze).

Gruppo dei lieviti: aceto -  funghi -  lievito di birra -  lievito per pane -  muffe -  alcuni formaggi (fermentati) -  yoghurt -  birra -  vini specie frizzanti-spesso concomita micosi da Candida spp. nell'intestino.

Leguminose: arachidi -  ceci -  carrube -  fagioli -  fave -  lenticchie -  liquirizia -  lupini -  piselli -  soia-lecitina di soia (si utilizza spesso come emulsionante nelle panificazioni industriali e nell'industria dolciaria) -  tamarindo -  oli di semi e margarine con soja e arachide. In molti pazienti si osserva una diversa reazione tra la soja e gli altri legumi: a volte essi reagiscono.

Gruppo olio di oliva: olio di oliva -  margarina -  olio di semi vari -  sott'oli -  olive.

Gruppo frutta secca noce -  castagna -  nocciola- rarissime situazioni -  ma molto pericolose -  di allergia con edema glottideo e shock anafilattico- arachidi (sono leguminose) -  mandorle -  anacardi -  pistacchi -  semi di zucca e girasole. Ciò che unisce questi alimenti in un unico gruppo è la possibile interferenza non solo allergica -  ma anche sul metabolismo lipidico.

Solanacee: pepe di cayenna -  melanzana -  paprica -  patata -  peperoncino -  peperone -  pomodoro -  tabacco-fumo di tabacco.

Gruppo del latte in generale e del lattosio: latte -  latticini freschi -  carni bovine e ovine -  salumi lavorati con latte -  salse -  burro -  panna -  formaggi stagionati. dolci -  pasticceria e panificazioni con latte -  burro -  panna -  mascarpone.

Chenopodiacee: barbabietola da zucchero- zucchero -  bieta -  bietolone rosso -  spinacio -  porro -  grano saraceno.

Rutacee: arancio -  bergamotto -  cedro -  chinotto -  lime -  limone -  mandarino -  pompelmo- è possibile una reazione cellulo-mediata -  a tipo dermatite da contatto (essenza di bergamotto -  idrossicitronellale).

Palme: cocco -  datteri -  sagù. Cross reazione con emulsionanti industriali come tegobetaina.

Musacee: banane.

Rosacee: sottogruppo DRUPE: albicocche -  ciliegie -  mandorle -  pesche -  prugne -  susine. sottogruppo POMI: mele cachi -  pere* (*basso potere allergenico) -  cotogne -  nespole.

Sottogruppo ACHENI: fragole -  lamponi -  more. Spesso le reazioni riguardano frutta di un solo sottogruppo. cross-reazioni con graminacee -  lattice e composite -  per questo -  a dispetto del suo non così alto consumo da parte della popolazione -  ingenera spesso reazioni allergiche.

Vitacee: ribes rosso -  ribes nero -  uva spina -  uva (+vino).

Gruppo acari: molluschi -  crostacei -  lumache - chi soffre di allergia respiratoria agli acari non dovrebbe mangiare questi alimenti.

Crucifere: cavolo broccolo -  cavolo cappuccio -  cavolo di Bruxelles -  cavolfiore -  cavolo verza -  crescione -  mostarda -  rapa -  ravanello -  rucola -  senape bianca.

Glutine: latte fresco -  yoghurt -  carne e pesce in scatola -  salumi e insaccati -  crudi e cotti -  tutti ad esclusione del prosciutto crudo di buona marca. salse ispessite con farina -  pepe e sale in polvere -  maionese -  salsa di soia e altre salse industriali (a meno che ci sia indicato chiaramente che non vi è glutine). burro -  panna -  coperture di alcuni formaggi a pasta grassa (brie -  chamois -  ecc.) -  farina di grano -  orzo -  segale -  avena -  kamut -  farro -  grano saraceno -  pane e biscotti -  prodotti di pasticceria -  paste -  lieviti artificiali (farina con bicarbonato). dolci -  cioccolatini -  caramelle -  marmellate e gelati industriali o semindustriali. dolci a base di farina e crema pasticcerà. Birra -  sidro -  ovomaltina -  caffè d'orzo o di miscele con cereali tostati. qualsiasi prodotto in commercio di industria in cui non sia indicata chiaramente la mancanza del glutine nella composizione -  o viceversa con indicazione di: preparati industriali con "leganti vegetali o cellulosici". Crusca -  muessli e preparazioni integrali miste. Farmaci confezionati in ostie o in capsule -  farro -  kamut -  grano saraceno contengono glutine -  per cui VANNO ESCLUSI dalla dieta.

Ovoalbumine = OVOALBUMINA (uovo e derivati): mimetismo molecolare da antigene streptococcico.

Lattoglobuline etc. = LATTOALBUMINA e LATTOGLOBULINA: mimetismo molecolare da antigene streptococcico -  Salmonella -  Escherichia coli. Vi sono delle forme respiratorie dove il principale problema è proprio il latte -  grazie al legame preciso di loggia tra meridiano di colon e di polmone.

Composite = Spesso con concomitante allergia inalatoria -  o presenza nell'anamnesi di riniti. Cross-reazioni con alcuni tipi di frutta. Questa allergia si può manifestare anche nella sua componente cellulo-mediata -  sotto forma di dermatite da contatto -  spreading eczema -  airborne dermatitis.

Olio di oliva = Spesso concomitanza con allergia inalatoria al polline dell'olivo -  inoltre vanno eliminati sott'oli e olive -  prodotti fritti già pronti -  snacks.

Solanacee = Questo gruppo di alimenti sembra assumere molta importanza nelle patologie cutanee -  come acne -  psoriasi -  etc. Molto importante -  perché si trova spesso in fumatori (che devono smettere di fumare.. ) -  spesso si associa a patologie cutanee croniche (es. psoriasi e acne) -  e a disturbi arteriopatici (controllare Chlamydiae -  in questo caso). Il tabacco è una solanacea!

Lievito di birra = Provoca disturbi collegandosi a una disbiosi intestinale con terreno particolarmente tendente alla acidosi. Si devono ricercare miceti -  soprattutto lieviti -  come la candida albicans (monilia) -  i metalli pesanti.

Intolleranza ai glucidi = 1) Intolleranza alle farine: distinguere il gruppo grano (comprende: grano -  grano duro - avena -  segale -  orzo -  malto di orzo) dal gruppo glutine. Inoltre controllare lo zucchero di canna (è una graminacea) -  lo zucchero di barbabietola (è una chenopodiacea -  per cui controllare il gruppo di riferimento).

2)Controllare mais -  riso -  miglio (cereali biologicamente lontani sia dal gruppo del glutine che da quello del grano). Kamut -  Farro -  Grano saraceno (quest'ultimo appartiene alla famiglia delle chenopodiacee) -  contengono glutine -  ma sono biologicamente lontani dal grano. Si possono utilizzare in caso di intolleranza al gruppo del grano -  ma non in caso di glutinopatia.

3)Inoltre controllare la frutta e il fruttosio (spesso questo è una ottima alternativa allo zucchero di canna e zucchero -  ad esclusione dei diabetici con insulino resistenza). Lo sciroppo di Acero può rappresentare una ottima alternativa in caso di disturbo alimentare da zucchero.

4)Il miele tendenzialmente sarebbe da escludere dalle diete -  in quanto reagisce sia con lo zucchero di canna che con lo zucchero di barbabietola.

5)Malti: dipendono soprattutto dal cereale di origine (orzo -  riso o grano).

6)Lieviti: possono essere collegati al metabolismo degli zuccheri -  e in genere l'intolleranza è da mettere in relazione alla presenza di miceti (soprattutto specie della Candida -  e -  per prima -  Candida albicans) -  e all'acidificazione del sistema.

Cucurbitacee = cetriolo -  cocomero -  melone -  zucca -  zucchina

Umbrellifere = anice -  carota -  coriandolo -  cumino -  finocchio -  pastinaca -  prezzemolo -  sedano.

Labiate = basilico -  maggiorana -  origano -  rosmarino -  timo -  santoreggia -  salvia- possibile -  anche se rara- dermatite da contatto cellulo-mediata.

Liliacee = aglio -  asparago -  cipolla -  scalogno.

Lauracee = alloro -  avocado -  cannella.

Gruppo del latte di mucca = latte vaccino -  formaggi -  yoghurt -  salumi lavorati con latte vaccino -  panna -  burro -  carne di vitello. Dolci -  pasticceria e panificazioni con latte -  burro -  panna -  mascarpone

Gruppo delle bevande nervine = caffè' -  te' -  cola -  cacao -  karkade' -  guaranà -  rosa canina-rosa di bosco -  mate.

Molluschi e Crostacei = formano a loro volta due gruppi distinti di intolleranza -  senza la concomitante allergia ad acari. Gli stessi sono forti liberatori di ammine vasomotorie.

Gruppo del riso del farro e del kamut = sono ciascuno distintamente un gruppo a sé stante.

Gruppo delle carni rosse = carne di manzo -  castrato -  agnello -  vitello -  maiale -  salumi e preparati con queste carni.

Patologia da Nickel alimentare = dipende da una mucosite da contatto cellulo-mediata; data la sua relativa frequenza -  viene trattata a parte. Essa causa ritenzione idrica -  eczema papuloso diffuso -  con prurito -  disturbi intestinali -  astenia. Eliminare dalla dieta: cibi cotti in acciaio (la bollitura di pasta e verdure è permessa); bibite in lattina; alimenti in scatola di latta; e inoltre il nickel è abbondante nei seguenti alimenti: fagioli -  piselli -  asparago -  spinaci -  mais -  thè -  cacao e cioccolato -  pomodoro -  funghi -  lievito -  farina di grano tenero -  cipolla -  rabarbaro -  ostriche -  aringa. Grassi idrogenati vegetali (margarine e simili) e in tutti i prodotti da forno con essi preparati (leggere attentamente la composizione nella parte merceologica dell'etichetta).

 

Conclusioni

Lo studio in esame ha evidenziato che soltanto 14 alimenti sono stati riscontrati “intolleranti” con una percentuale che superato la soglia del 20%. Questa prevalenza statistica potrebbe stare ad indicare una maggiore probabilità ad essere soggetti ad un certo tipo di intolleranze piuttosto che altre per fattori che potrebbero essere molteplici ma nello stesso tempo mettono in evidenza che test su centinaia di alimenti potrebbero addirittura essere inutili oltre che poter includere statisticamente falsi positivi. Inoltre la successiva terapia comunemente definita “ad eliminazione”, cioè eliminazione dalla dieta di tutti gli alimenti rilevati e quindi ritenuti i veri “colpevoli” della intolleranza e più spesso del quadro sintomatologico riferito dal paziente, potrebbero essere decine o anche diverse decine. Fermo restando la scarsa probabilità della reale e contemporanea presenza di decine di alimenti causa di intolleranze, è comunque vero che eliminare contemporaneamente diverse decine di alimenti sottoporrebbe il paziente ad un disagio non trascurabile nel rispettare questa dieta e lo esporrebbe ad un molto probabile sbilancio nutrizionale che potrebbe apportargli problemi ancora maggiori.

 

Tutto ciò impone una seria e attenta valutazione da parte degli operatori del settore nel considerare non solamente l’attendibilità scientifica, ma anche il numero massimo di alimenti da prendere in considerazione per singolo test, se si tratta di un primo screening o di test di conferme, inoltre, sono importanti da considerare le Categorie Alimentari e le Cross reactions, che, come descritto, possono ridurre sensibilmente il numero dei singoli alimenti da ricercare e con esso il costo del test.

 

- FOOD INTOLERANCE: AN UPDATE OF DIFFERENT ALTERNATIVE DIAGNOSTIC TESTS - B. PALMIERI , S. CAPONE , A. ESPOSITO , G. FISTETTO , T. IANNITTI

- TRATTATO DI MEDICINA DELL’INFORMAZIONE VOL. II – URBANO BALDARI

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Viene valutata la funzionalità dell’Ipofisi sia dal punto di vista ormonale che delle singole porzioni, neuroendocrine. In tal modo siamo in grado di capire in quale porzione è localizzato il problema.

 

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Viene valutata sia la funzionalità delle Ghiandole Surrenali, distinta nelle sue varie porzioni: Fascicolata, Midolllare, Corticale, per la produzione ormonale, che il corretto funzionamento dell’asse neuroendocrino, partente dall’ipotalamo alle surrenali.

 

Valutazione Asse Ipotalamo-Ipofisi-Tiroide

Viene valutata sia la funzionalità della ghiandola Tiroide e delle Paratiroidi, in relazione al corretto funzionamento dell’asse neuroendocrino, partente dall’ipotalamo alla tiroide e paratiroidi.

 

Valutazione Asse Ipotalamo-Ipofisi-Gonadi

 

Per la donna vengono valutate la 1° Fase Follicolare che la 2° Fase Luteale con particolare riferimento alla corretta efficienza nella funzionalità progestinica.

 

Per l’uomo vengono valutate le Cellule Interstiziali del testicolo e la Prostata, sia la parte ghiandolare che la porzione epiteliare.

 

Valutazione funzionalità del Fegato e Pancreas

Viene valutata l’attività sia del Fegato che del Pancreas, che in caso di problematiche anche lievi, si possono avere forti ripercussioni sulla gestione insulinica e quindi sulla prestazione sportiva.

 

Valutazione Funzionalità Ormonale

Oltre al profilo ormonale specifico per lo sportivo vengono analizzati altri parametri quali: Adrenalina, Colesterolo, Istamina, Emoglobina, ecc.

Il software F.l.i.p. Analysis permette una fine valutazione dell’influenza del sistema neuroendocrino sulla salute in genere e permette di valutare l’influenza di possibili alterazioni riscontrabili sulla performance sportiva e di mettere in condizione l’atleta di scegliere se poter correggere possibili disequilibri intervenendo con il dispositivo quantico, tramite Fitoterapia, Omeopatia, Allopatia, ecc.

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